Nel gennaio del 1978, Giovanni Zilioli è un giovane studente della facoltà di Filosofia dell’Università Cattolica di Milano; Giuseppe Lazzati, il Magnifico Rettore di quello stesso Ateneo. Spinto da un impulso irrefrenabile e un po’ folle, Giovanni incontra il Professore, fra i due – 21 anni l’uno, 69 l’altro – nasce immediata una profondissima e lunga amicizia, che durerà fino alla morte di Lazzati, nel maggio del 1986. Il volume racconta, in modo, appunto “breve”, la storia di uno straordinario e per molti versi incredibile, rapporto umano, intellettuale e spirituale. Si dice di un Destino, insomma, tessuto intorno a una delle figure più significative e profetiche del ‘900, e a quella, contraddittoria e problematica, eppur sempre vera e aperta al “nuovo”, di un giovane uomo in ardua via di formazione e riscatto. Una linea rossa, apparentemente contorta e a volte spezzata, che, in realtà, lega per sempre due vite e due cammini tanto diversi e lontani, nel piccolo e grande labirinto/mistero del tempo e del mondo.