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Le croci nella pietra Nel 301, l’Armenia fu il primo Stato ad abbracciare la religione cristiana, facendola propria, a opera di re Tiridate III° e di San Gregorio Illuminatore. Da allora, fu un plurisecolare fiorire di civiltà e di cultura, fra vicende drammatiche e spesso tragiche (come il genocidio del 1915 a opera dei turchi, che vide il massacro di un milione e mezzo di persone, su una popolazione di circa tre milioni), periodi bui e altri di eccezionale felicità artistica, politica e spirituale, guerre, occupazioni e, dal 1991, la definitiva indipendenza dall’ex URSS. Con un gruppo di pedalatori provenienti da diverse regioni d’Italia, nell’autunno del 2009 Giovanni Zilioli, partendo e arrivando nella capitale Erevan, attraversa le principali località e provincie della piccola repubblica caucasica, visitando antichi e metafisici monasteri, spesso abbandonati e malmessi (Noravank, Geghard, Haghpat, Goshavank, Echmidiazin,ecc…), incassati in profonde gole montane o poggiati su alture dominanti laghi, vallate e steppe. Le khatchkar (croci nella pietra) sono il simbolo identificativo di una religione, di una cultura e della fede di un intero popolo, e questo, non a caso, è il titolo scelto per un volume intenso e visionario, di ricerca interiore e ininterrotto stupore. |